“Cose da sistemare” è una ricerca sul lavoro dell’archivista, l’accumulo e l’obsolescenza tecnologica. Lo sviluppo tecnologico e digitale sempre più accelerato spinge inevitabilmente a un’incessante necessità di aggiornamento del proprio Hardware per mantenere una forma di sintonia con il presente. Questo processo è più naturalmente più complesso e in parte controproducente in un archivio dove il moltiplicarsi di dispositivi per l’archiviazione in parallelo alla necessità di fare ordine e sistemare il patrimonio già accumulato sono forze che si trovano a competere per l’attenzione degli archivisti.
L’emergere di uno scontro tra queste parti il più delle volte genera come sottoprodotto un accumulo incoerente di oggetti, fogli, cavi e dispositivi che tendono a crescere indisturbati per anni negli interstizi tra le scrivanie, in fondo negli armadi e tra gli scaffali.
Ho voluto ritrarre le varie specie di oggetti accantonati sia astraendoli con cura dall’accumulo di cui erano parte organica e quindi cercando di trattarli alla pari dei reperti conservati nell’archivio che ritrarli nella loro condizione “naturale” immersi nel loro habitat nascosto o inaccessibile.